_Mondiali 2022: come la tecnologia migliorerà l’esperienza sportiva?

Questa settimana inizierà uno degli eventi più importanti del panorama sportivo: la 22° edizione dei Campionati mondiali di calcio che per questa edizione si terranno in Qatar.

Alla base dell’evento, per una volta, non sarà solo il calcio: infatti, anche la tecnologia (AI ad esempio) e l’Internet of Things ricopriranno un ruolo determinante tanto quello del pallone. L’impiego massivo dell’AI in questo mondo è ormai assodato, a partire dal 2016 e con una graduale espansione in tutte le competizioni a livello globale fino agli imminenti mondiali con ulteriori innovazioni a 360°. Vediamole nel dettaglio.

Le società di calcio sono ormai realtà molto più complesse rispetto a dieci anni fa, capaci di sfruttare la tecnologia per migliorare il rendimento tecnico delle squadre e per offrire ai propri tifosi esperienze sempre più avanzate. La tecnologia supporta nuove tecniche di allenamento ed estrapola gli insight di analisi della partita. Alcune tra le migliori squadre del mondo utilizzano quotidianamente strumenti come il diagramma di Voronoi per analizzare l’occupazione degli spazi sul campo e di conseguenza il predominio territoriale. I dati ottenuti vengono poi processati da tecnici esperti per capire dove la squadra possa migliorare, passando dal perfezionamento degli allenamenti e il monitoraggio della condizione fisica dei giocatori.

Anche gli spazi sono sempre più digitalizzati: gli stadi sono ora piccole realtà a sé stanti nelle quali – tramite l’uso dell’Internet of Things (sensori, automazione, controllo) – tutto è diventato più moderno e “senziente”. Alcune di queste applicazioni interessano la qualità del manto erboso e del terreno di gioco, le infrastrutture e le uscite di sicurezza negli impianti sportivi. Sono aspetti resi migliori per attirare sempre più tifosi con esperienze più inclusive e complete. Attraverso una connettività garantita, i tifosi possono sapere quello che accede dentro e fuori lo stadio, sapendo ad esempio quando c’è meno traffico o entrando più facilmente con una lettura semplificata del biglietto o addirittura prenotando cibo da consumare attraverso fan token. Le società sportive potranno così conoscere meglio i loro tifosi e fidelizzarli ancora di più.

Anche il mondo arbitrale è stato profondamente innovato: è stato introdotto il VAR (Video Assistant Referee) e i palloni smart Al Rihla, che saranno adottati proprio per i mondiali del Qatar e che permetteranno, tramite connessione Bluetooth/Wireless, di migliorare le prestazioni di gioco e di arbitraggio. I software che permettono il loro funzionamento saranno potenziati in futuro, offrendo modelli per individuare posizioni di fuorigioco autonomamente e limitando ancora di più la possibilità d’errore. Anche la formazione degli arbitri, con un supporto tecnologico basato sulla Computer Vision, farà un passo in avanti: i sistemi informatici raccoglieranno casi di difficile interpretazione con l’occhio umano e offriranno materiale formativo efficace ed esaustivo, sfruttando algoritmi come quelli di Yolo o Mask R-CNN tramite i quali sarà possibile riconoscere specifiche situazioni di gioco.

Tiriamo dunque le fila: la tecnologia continuerà a migliorare la qualità degli eventi sportivi e delle nostre esperienze come pubblico, con l’attenzione costante a non abusare dell’AI e dello IoT altrimenti lo sport rischierebbe di allontanarsi da ciò che oggi appassiona milioni di persone in tutto il mondo.